Scrivere un racconto su un’immagine che mi è passata per sbaglio davanti agli occhi. Un’immagine che è stata a guardarmi per pochi secondi e di cui non sono riuscita più a liberarmene. Fino ad oggi, che ho scritto un brevissimo racconto.
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Anna Ferrigno
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Mi hanno chiamata Anna (da parte di madre) e Ferrigno (da parte di padre). Da piccola pensavo di essere una principessa di un pianeta lontano caduta sulla terra e adottata da un’umile famiglia italiana.
La poesia salva la vita, ci puoi giurare! Quando riesco a far uscire le mie parole, mi sento leggera. Il dolore e la sofferenza pesano di meno. Dovremmo farlo tutti i giorni, come la ginnastica. Buona poesia, a tutti.
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Per me è facile scrivere il mio nome. L’ho scritto dappertutto: sui libri, negli angoli di una ricetta medica, su uno scontrino, dentro un fazzoletto di carta. Col dito in aria. Questo è il ricordo più bello che ho di mio nonno. In una sala di attesa di un ospedale pubblico, ho ricordato il suo nome e il suo cognome. Buona lettura a tutti.
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Ho una storia che mi batte forte sul cuore
Ha la voce struggente di una bimba lagnosa
E la caparbietà di una donna coraggiosa
Scrivere testi per gli altri – e scrivere testi per il web – non è fare scrittura creativa né tantomeno scrivere un manuale d’uso. Operazione questa molto complessa e che rimandiamo a chi ha anche esperienza in legge. Piuttosto è come uscire da un labirinto costruito dai clienti, i Seo, i grafici e da Google, ovviamente. Un labirinto con un’unica entrata ed un’unica uscita. Puoi solo andare avanti cercando di sbucare il prima possibile senza rimanere intrappolato dalle tue stesse parole.
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