Pensando al mio piccolo spazio creativo, e a tutti voi, ho realizzato questo semplice esercizio di scrittura meditativa partendo proprio dal pensiero. Più volte mi hanno detto – e anch’io ho detto – quanto sia importante liberare la mente per poter andare oltre a quel blocco da foglio bianco che separa lo scrittore dalla sua creatività. L’uomo da sé stesso. L’io dal tu.
I nostri pensieri non sono scorie ma piccoli pezzi di creatività che se messi insieme ci forniscono tante piccole informazioni su di noi.
A questo punto possiamo partire; serve solamente un bel quaderno per gli appunti, una penna e magari un posto tranquillo:
- ascoltate una musica rilassante, magari questa
- quando sarà terminata aprite quest’immagine e osservatela per alcuni secondi
- chiudete gli occhi adesso e rivivetela nella vostra mente. Chi è? Cosa fa? A cosa sta pensando?
Prendete carta e penna e scrivete, come se foste lei: IO PENSO…
Buona scrittura
ps: e se quello fosse anche il nostro pensiero? In fondo lo scrittore è un biografo di sé stesso. Meditate gente, meditate… 🙂
Io penso che se potessi conoscerti Dio ti chiederei: perché mi nascondi le cose? Perché lasci che il male entri in me? La chiami libertà questa? Sono arrabbiata Dio. Sono arrabbiata con te. Perché hai risposto alle mie preghiere con l’odio. Non vedi il mio volto? Non senti sotto quella che chiami la tua carezza le mie rughe? Ho meritato veramente questo? Dimmelo! Dimmelo…
Potrei ascoltarti per sempre, lo sai. Però tu, parlami.