Consiglio a tutti di leggere il libro Amata Scrittura di Dacia Maraini e di assaporarlo per gradi, un po’ alla volta. Sia perché è pieno di citazioni e di riferimenti sia perché ci sono pensieri che devono maturare lentamente, come mi è capitato con la lettura del capitolo Il pudore letterario.
L’autrice ci invita a non avere pudori in letteratura perché ogni volta che ci vietiamo un pensiero o una parola stiamo boicottando noi stessi e chi ci legge.
Nessuno diventerà un serial killer solo perché ha raccontato di un tale che squartava donne ad ogni angolo di Londra. Né una pornostar solamente perché ha descritto le sensualità dell’eros o di un amplesso.
Bisogna lasciarsi andare nella scrittura. Denudarsi davanti ad un pubblico. E davanti a se stessi.
Pensiamo a Francesco Petrarca. Grande poeta, certo, ma soprattutto uomo coraggioso, perché nonostante la carriera ecclesiastica alle spalle ha accettato e accolto dentro di sé la passione per una donna, sposata per giunta, prodigandosi in poesie dalla forte carica emotiva. Nei suoi versi possiamo sentire davvero il cuore del poeta palpitare di passione per Laura. Non è finzione la sua, è realtà. Poteva prendere i suoi sentimenti, chiuderli in parole asettiche, e finirla lì. Invece Petrarca c’è entrato con tutto se stesso in questa passione, andando oltre, e trovando nell’amore verso una donna anche il fine della sua ricerca spirituale.
Prendiamo questi versi…
Erano i capei d’oro a l’aura sparsi
che ‘n mille dolci nodi gli avolgea,
e ‘l vago lume oltra misura ardea
di quei begli occhi ch’or ne son sì scarsi;e ‘l viso di pietosi color farsi,
non so se vero o falso, mi parea:
i’ che l’esca amorosa al petto avea,
qual meraviglia se di subito arsi?Non era l’andar suo cosa mortale
ma d’angelica forma, e le parole
sonavan altro che pur voce umana;uno spirto celeste, un vivo sole
fu quel ch’i’ vidi, e se non fosse or tale,
piaga per allentar d’arco non sana.
Esercizio di scrittura creativa
Proviamo a superare i nostri tabù. Fate un elenco di ciò che vi disturba o semplicemente non volete affrontare. Abbiate coraggio. E non fatevi prendere dalla pigrizia a da quella vocina interna, sabotatrice della creatività. Associate ad ogni tema le parole che lo caratterizzano e che proprio non volete mandar giù. Usate quelle parole per scrivere. E se siete soddisfatti, non fermatevi lo stesso, andate oltre. Scardinate i meccanismi che vi hanno represso finora. Create poesie, racconti, storie, favole. Divertitevi. Abbiate coraggio! E se vi va condivideteli in questo piccolo spazio creativo. Appena avrò finito il mio lo posterò anch’io.
Buona scrittura a tutti
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