Rrose è una bellissima rivista, interamente dedicata alla creatività. In questo numero, che mi è arrivato a casa, sono rimasta molto contenta dell’intervista a Maria Luisa Spaziani (traduttice, scrittrice e poeta, nonché fondatrice del Centro internazionale Eugenio Montale) fatta da Riccardo Giacconi. Parla dell’ispirazione, di come le arrivi questa aria magica e di un appuntamento, alla stessa ora (pressapoco alle 10 del mattino) con una figura particolarmente evanescente. Ma leggete questo piccolo estratto, lo spiega lei direttamente, e anche meglio di me:
“Nonostante abbia scritto poesia, prosa, aforismi e testi teatrali, io non mi appresto mai a fare niente. Anzi, certe volte mi dico:”Non ho niente da fare!”. E poi, arriva quello che chiamo l’angelo, che all’improvviso mi prende per la mano: alle dieci del mattino circa, io entro in un’altra dimensione. Per moltissimo tempo, l’angelo ogni giorno mi ha dettato quattro o cinque poesie, pronte per essere stampate. Da un anno a questa parte, l’angelo ha raddoppiato, perché ne ho scritte anche dieci al giorno. Perciò ho una produzione inedita enorme; alla Mondadori sono disperati, mi dicono sempre: “Lavori meno per carità!”.
Esercizio di scrittura creativa
Credo che ciascuno di noi abbia il suo angelo ispiratore. Per alcuni potrebbe essere un animale o un pezzo di cielo. Per altri una voce o la confusione di una folla scalmanata. Il mio ha le vesti di una bambina bizzarra e spesso irriverente che porto dentro il mio cuore. Capita che il più delle volte la lasci parlare senza ascoltarla, e questo mi fa scrivere testi brutti e noiosi. Ma quando mi siedo e l’ascolto, allora sono contenta di me. Qual è il vostro angelo ispiratore?
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