Esiste un luogo ideale per scrivere? In questo momento della mia vita me lo chiedo spesso. Un po’ perché mi manca lo spazio per appoggiare tutti i miei libri e i miei quaderni. E un po’ perché d’estate la creatività segue il calo delle temperature. Così ci si ritrova con un foglio (o uno schermo) bianco davanti e la mente in balìa del sonno. Allora ho provato a immaginare un luogo dove mi piacerebbe scrivere. A suggerirmelo è stato il film su Beatrix Potter: inizia proprio con lei seduta sotto un albero con un quaderno per schizzi in mano e la Regione dei Laghi davanti. La scrittura l’aveva portata direttamente lì.
Idee di scrittura creativa, dal libro di Jack Heffron
Descrivete la vostra postazione di lavoro ideale, scendendo nei dettagli. Immaginatevi su una terrazza che dà sul mare o rannicchiati vicino al fuoco. Preferite uno spazio aperto o chiuso? Lo studio desiderato vi dice qualcosa sui vostri obiettivi e sogni da scrittore, sulla vostra idea di scrittore, su come vi vedete nei panni dello scrittore. Riflettete su queste ultime domande: potrebbero aiutarvi a progettare un buon posto e a capire meglio il vostro impulso a scrivere.
Questo è un esercizio ancora più bello
Per una settimana scrivete almeno mezz’ora in tre posti differenti. Il settimo giorno, se non prima, rileggete cosa avete scritto, facendo attenzione ai cambiamenti di tono e di voce. Le differenze sono il risultato dei vostri stati d’animo o derivano dalla natura di quello che avete scritto? Un luogo è stato produttivo per gli altri? Se sì, rivisitarlo, specialmente quando siete bloccati o stanchi.
Buona scrittura a tutti
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