Ultimamente mi scontro sempre con persone che hanno della punteggiatura un opinione diversa dalla mia. Lo scambio di opinione è di per sé costruttivo, ma notavo come molte delle nostre certezze, tanto solide non lo erano affatto. È nata così un’attenta ricerca su libri, manuali, nel sito dell’Accademia della Crusca e tanti altri e tutti, in un modo o in un altro, hanno ribadito la stessa e identica cosa: “Non esiste una vera e propria regola”.

La punteggiatura è una questione molto personale e coincide spesso con il nostro stile di scrittura. Ci sono delle piccole regole che vanno rispettate, come non separare il soggetto dal verbo, ma in ogni modo in questo piccolo laboratorio virtuale l’obiettivo principale è sperimentare. Sperimentare non per diventare grandi scrittori ma per capire un po’ più di noi stessi. Il perché è semplice: la scrittura è un metodo molto antico per comunicare in profondità, e l’anima prima di liberarsi delle tante costrizioni della mente ha bisogno di sentirsi accettata, esattamente così com’è. Non voglio dire che siamo liberi di scrivere senza alcun rispetto per la grammatica, anzi questa ci verrà d’aiuto in un momento successivo, quando il passo da compiere sarà quello di tradurre più chiaramente il nostro pensiero.

Per ritornare alla punteggiatura l’esercizio che vi propongo oggi è quello di scrivere senza mai fermarsi, ai segnali di interpunzione si penserà dopo.

1. Come sempre cercate un posto tranquillo per scrivere o, se ci riuscite, provateci anche adesso dovunque voi siate.
2. Con la mente percorrete una situazione, un’emozione, un evento che è capitato poco prima; e pensate alle sensazioni provate.
3. Senza fermarvi, prendete carta e penna, e scrivete tutto ciò che vi passa per la mente, senza virgole, senza punti. Non importa.
4. Procedete per quasi 10 minuti.
5. Ora è il momento di conoscersi meglio. Rileggete quello che avete scritto. Provate a inserire la punteggiatura dove vi sembra più giusto. Sostituite le parole che non esprimono esattamente il vostro pensiero. E, dopo questa piccola operazione di riscrittura, rileggete il tutto ad alta voce.
6. Adesso che le pause sono più giuste e il ritmo è più appropriato, cosa avete imparato su voi stessi?

Buona scrittura a tutti.