Ammetto che per i regali di Natale spesso scelgo come presente un bel libro. In alcuni casi l’ho già letto, in altri mi faccio guidare dall’istinto e dalla famosa pagina 69 che, secondo il sociologo Marshall McLuhan, è il punto esatto per capire la qualità di ciò che sto leggendo. Questa volta però ho applicato la teoria al libro che mi è stato regalato: “Le poesie di Keats“, edito dalla Mondadori. Keats è un poeta che ho riscoperto di recente e mi ha rapita subito. Probabilmente quando l’ho studiato in gioventù ero troppo giovane per capirlo, ma ora… ora è tutta un’altra storia.
Quando ho scartato il pacchetto e ho letto il titolo, la prima cosa che ho fatto è stata di andare direttamente a pagina 69 e leggere la prima frase che vedessi. Sono rimasta stupita e contenta di aver trovato proprio quello che mi serviva in questo momento della mia vita. E mi sono detta: perché non farci un piccolo esercizio di scrittura creativa?
Mi sono appuntata la frase, ho cercato il momento più propizio per scrivere e mi sono lasciata andare. Ecco quello che ne è uscito:
Diceva “scrivi, non ci sarà mai un giorno migliore”. E così feci. Senza pensieri né parole superbe. Solo me, il silenzio del mio cuore… e quella parte più nascosta della mia sensibilità che spulcia in ogni senso della mia vita quando mi trova in procinto di partire. La scrittura questo è: partenza. Ma non partenza materiale; dal suolo, o dal letto dove mi trovo in questo momento, non mi alzo nemmeno di un millimetro. È la mia immaginazione che vola, e viaggia. Lei è sempre con la valigia pronta e non ha paura di niente. Si veste di vestiti stracciati e di polvere di stelle. Mendica la vita senza essere mendicante, e col mendicante divide lo stesso destino di esule. La scrittura così mi porta in luoghi lontani. Mai visti né vissuti. Sono i primi viaggi che la mia anima mi concede di dividere con lei, questi. Prima non lo faceva. Ero troppo distante per suoi gusti. Poi un giorno mi disse: perché non vieni anche tu? Ti divertiresti, sai? Aveva ragione. Ora, ogni volta che parto con la fantasia torno a casa felice e piena di ricchezza. Un ricchezza misera se paragonata a oro e diamanti pregiati. Immensa se paragonata a oro e diamanti pregiati. Così so di non avere mete precise, ma un unico obiettivo “scrivere per far stare bene la gente e vivere seguendo la mia passione”.
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