Lo ammetto, la poesia è la mia passione. Adoro scrivere racconti o brevi romanzi. Non amo le cose troppo lunghe. Ci vuole quella tenacia da Manzoni che purtroppo non possiedo. E mentre cercavo qualche piccolo esperimento di scrittura creativa da postare mi è venuta in mente una famosa frase pronunciata da Tiziano Terzani:
Mi piaceva pensare che i problemi dell’umanità potessero essere risolti un giorno da una congiura di poeti: un piccolo gruppo si prepara a prendere le sorti del mondo perché solo dei poeti ormai, solo della gente che lascia il cuore volare, che lascia libera la propria fantasia senza la pesantezza del quotidiano, è capace di pensare diversamente. Ed è questo di cui avremmo bisogno oggi: pensare diversamente.
In questo momento il Tg è finito, sento la sigla uscire dalla cucina. Ha parlato di tante notizie: la Libia, il Giappone, gli sbarchi a Lampedusa. Per un attimo mi sono sentita soffocare, così sono venuta qui alla mia scrivania per liberarmi di quelle angosce. L’ho fatto ripensando a quella frase di Terzani. Al suo essere convinto che i poeti, anime così bistrattate nel mondo moderno, sono gli unici capaci di salvarlo. Perché hanno qualcosa in più che il normale scrittore non possiede. Secondo me, posseggono il terzo occhio. E voi siete più poeti o scrittori?
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