O me o vita!
Domande come queste mi perseguitano.
Infiniti cortei di infedeli,
città gremite di stolti,
che v’è di nuovo in tutto questo?
O me o vita!
Risposta:
Che tu sei qui,
che la vita esiste e l’identità,
che il potente spettacolo continua
e che tu puoi contribuire con un verso”.
Quando vidi per la prima volta L’Attimo fuggente di Peter Weir ero molto piccola e inesperta. Non sapevo ancora cosa si celasse dietro i versi di un poeta come Walt Whitman né cosa si nascondesse dentro il mio piccolo cuore di poeta adolescente. Da allora è passato qualche annetto e diciamo che molte cose le ho capite, tante altre le ho celate a me stessa in attesa di tempi migliori e quello che è rimasto l’ho scritto.
In tutto questo tempo la domanda “Quale sarà il tuo verso?” è ancora viva in me. Esattamente come quando la sentii per la prima volta pronunciare dal professor Keating.
Esercizio di scrittura
L’esercizio di oggi consiste proprio nel dare una risposta a questa bella domanda. Ogni volta che consiglio un’esperienza di scrittura del Sé, proviamo a mettere da parte la ragione. La logica ci allontana dalle nostre emozioni; ce le fa ingabbiare in schemi che non sono nostri per natura e abbiamo acquisito crescendo. Scrivete per 10 minuti di fila senza mai staccare la penna dal foglio o le dita della tastiera. Nel fare questo esercizio di scrittura mi sono aiutata avendo come musica di fondo la bellissima maybe di Yiruma.
“Che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso”.
Quale sarà il tuo verso?”Cercare la soluzione
a che il fiore sbocciasse
e il mare calmasse la sua furia.
Un cammino in solitudine, retto dall’amore del cuore.
Un passo e poi un altro
E infine il volo, della fantasia dell’anima.
Per arrivare a crescere
Per sentirmi libera
Di essere e di vivere.Il mio verso è libertà!
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