È un periodo questo di profonde letture. Ho tra le mani il libro di Annamaria Testa, Farsi Capire, e cercavo spunti per i miei corsi di scrittura creativa quando gli occhi sono caduti su questa frase:

oggi sono tutti più o meno d’accordo nel definire propriamente «comunicazione» non l’atto di esprimersi, ma il processo del trasmettere.

E così ci soffermeremo sulla capacità di trasmettere attraverso le parole le nostre emozioni. Quelle vere. Ciò che sentiamo nel profondo e non quello che il censore interno, la mente razionale, ci porta a dire.

Esperimento
Pensiamo a cosa vogliamo esprimere. Al soggetto del nostro tema. Scriviamoci un pezzo dove metteremo tutto; ogni cosa che vogliamo comunicare. Una volta scritto il pezzo, andiamo avanti di gola, ossia leggiamolo ad alta voce. Leggiamolo più volte. Facciamolo leggere anche ad altre persone. Che lo leggessero anche loro ad alta voce. In questo modo le parole si fisseranno meglio nella mente. Chiediamo ai nostri amici che cosa hanno capito di quel testo. Se la risposta coincide con quanto volevamo esprimere, significa che il pezzo funziona e siamo buoni comunicatori. In caso contrario, rimbocchiamoci le maniche, vuol dire che non ci siamo espressi bene. Riscrivete il testo, cambiate i punti che vi sembrano poco chiari e sostituiteli con parole che rendono meglio il pensiero. Le frasi devono scivolare nella mente e sulla lingua. Prendetevi tempo e rilassatevi. Scrivere è un piacere, mai un dovere. Se l’altro non capisce ancora… ce ne faremo una ragione…

Buona scrittura a tutti.