Muoversi
Un po’ alla volta
Camminare lentamente
Un passo alla volta
Guardarsi dentro
Scoprirsi fuori
Un po’ alla volta
Il troppo distrugge
E l’anima non sa
Rincorrere il tempo
Arriverò al fiume
Ancora nuovamente
Ma un po’alla volta
Muoversi
Un po’ alla volta
Camminare lentamente
Un passo alla volta
Guardarsi dentro
Scoprirsi fuori
Un po’ alla volta
Il troppo distrugge
E l’anima non sa
Rincorrere il tempo
Arriverò al fiume
Ancora nuovamente
Ma un po’alla volta
Volo sui tetti delle case
Nei silenzi dimenticati
Volo lungo binari mai varcati
In bilico fra ciò che vorrei
E ciò che le mie mani raccolgono
E allora volo
Con la fantasia nel cuore
Mi basta un volo
Per trovarmi di nuovo a vivere
E ad esistere:
Unicamente me
Mi son trovata urlante, delle volte, in isolamento completo, e urlante. Un urlo taciturno, riflesso di una rabbia che percepivo senza darle parola. Quella che ti fa deglutire pensieri, persone e fatti. Incapace di darle una forma viva l’ho descritta, e così è nata questa poesia
Read more →– Così dici che ogni stella brilla per un’unica anima e che veglierà su di lei per sempre, ma anche le stelle muoiono ad un certo punto, e allora, come la mettiamo? La regola del “finché morte non ci separi” …
Read more →Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia. E Shakespeare aveva proprio ragione, soprattutto se alzando gli occhi incontriamo le nuvole. Ah! quante fantastiche avventure si vivono lassù. Le nuvole sono un po’ come i fumetti, hanno forme strane e bizzarre che ci ricordano animali, visi, oggetti e non sono mai uguali a se stesse. Ho preso l’abitudine di guardare spesso le nuvole ogni volta che mi manca l’ispirazione – questa magnifica musa è volubile e il più delle volte mi devo sforzare, – ma basta guardarne una che già la parola magica sorge nella mia mente.
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