T’amo.
Oh, quanto ti amo!
Una tua parola, è la mia parola.
Un tuo sospiro, è il mio sospiro.
E una tua notte insonne, è la mia notte insonne.
Può un dio diventare ciò?
Può l’amore vanificare il sé?
Sì. Può.
E lo fa con tale arroganza
da pensare che esista un Dio più grande di dio.
È umanità, questa?
È sentirsi uomo, questo?
Cos’è, questo?
T’amo.
Oh, quanto ti amo!
Potesse il cielo udire
solo una scheggia
del mio dolore caduto, riderei
perché non sono sola.
E amerei, forse
amerei veramente.
Una tua parola, sarebbe la tua parola.
Un tuo sospiro, sarebbe il tuo sospiro.
E la tua notte insonne, la nostra notte insonne.
Perché non c’è un noi
se io non esisto.
E io voglio essere!
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